Caro diario

pagina n° 6

L' ARRIVO ALLA "PISACANE"  DEL 2° CONT. 1969

SE AVETE AVUTO MODO DI "VISITARE" LA PISACANE NEGLI ULTIMI ANNI, BENE, QUELLA CHE CI HA ACCOLTO NEL ' 69 ERA TUTTA UN' ALTRA COSA.

OVVIAMENTE L' EDIFICIO E' SEMPRE LO STESSO MA L' INTERNO ERA DECISAMENTE

DIVERSO.

INTANTO NON C' ERA NESSUNA TRACCIA DI ASFALTO MA SOLO UN GRANDE PIAZZALE POLVEROSO E NON C' ERA NEANCHE L' HANGAR CHE OSPITA GLI OBICI. QUESTI ERANO ALLOGGIATI IN UN CAPANNONE DI LAMIERE ONDULATE  (N° 2 BATTERIE DA 4 OBICI L'UNA).

LA NOSTRA PALESTRA ERA ATTIGUA ALL' ATTUALE MENSA E LO SPACCIO ERA SITUATO IN UN CASEGGIATO BASSO DIETRO A QUELLO ATTUALE ( NOTARE CHE ALL' EPOCA ALLA PISACANE ALLOGGIAVANO DEI FANTACCINI DESTINATI ALLA GUARDIA ALLE POLVERIERE, PER CUI ALL' INGRESSO DELLA MENSA E DELLO SPACCIO C' ERA LA SCRITTA SUL MURO "MENSA PARACADUTISTI" E "SPACCIO PARACADUTISTI" ).

ALL' ARRIVO IN CASERMA (AMMASSATI SUI CAMION) TROVIAMO AD ATTENDERCI I "NONNI" CHE CI HANNO LETTERALMENTE SCARAVENTATI GIU' DAI MEZZI ASSEGNANDOSI UN ALLIEV0 PER CIASCUNO DI LORO. AD OGNI ALLIEVO FU DATO UN SOPRANNOME ( IL MIO ERA BENITO ).

QUESTI NONNI SEMBRAVANO BELVE FAMELICHE, AVEVANO UNA MUSCOLATURA ECCEZIONALE (FRUTTO DEL DURO LAVORO AL PEZZO).

NONOSTANTE I NOSTRI QUATTRO MESI DI "GAMERRA" ALLE SPALLE, QUESTO AMBIENTE CI PREOCCUPO' NON POCO.

LA DISTRIBUZIONE DEL CORREDO E LA SISTEMAZIONE IN CAMERATA ( 2° BATTERIA - "AQUILE" ) AVVENNE A RITMI FORSENNATI E DIETRO L' INCALZARE DEGLI STESSI NONNI.

DOPO QUESTO CALDO BENVENUTO, IL SERGENTE DELLA VECCHIA , COADIUVATO DAI CAPORALI ISTRUTTORI, CI MOSTRO' IL "PEZZO" (IL PEZZO E' L' OBICE DA 105/14 - a proposito, bisogna provare l' ebbrezza del lancio assiale con questo giocattolo a bordo) E PER PRIMA COSA CHIESE : < COSA E' QUESTO?> , LA NOSTRA OVVIA RISPOSTA FU :  < E' UN CANNONE >.

COMINCIO' A FARCI CORRERE IN GIRO AL PIAZZALE E CI FERMO' SOLO QUANDO ERAVAMO SCHIANTATI. A QUESTO PUNTO CI DISSE :< QUESTO E' UN OBICE >. DA ALLORA NESSUNO DI NOI LO CHIAMO' PIU' CANNONE.

QUINDI (NON LO POTRO' MAI DIMENTICARE) , FECE SMONTARE IL PEZZO DAI NONNI E A NOI ELENCO' IL NOME E IL PESO DI OGNI SINGOLO COMPONENTE ( ES. BLOCCO DI CULATTA - 105 KG.). COMPLETATA L' ELENCAZIONE, CI CHIESE INDICANDO DEI COMPONENTI (GUARDA CASO I PIU'  GROSSI) DI DIRE NOME E RELATIVO PESO.

POTETE IMMAGINARE, NESSUNO DI NOI CI AZZECCO', O SI SBAGLIAVA IL NOME O SI SBAGLIAVA IL PESO.

BENE, CI TOCCO' CORRERE CON LA PARTE DEL PEZZO IN SPALLA RIPETENDO IN CONTINUAZIONE E URLANDOLO, IL NOME E IL PESO (A CHI TOCCO' IL BLOCCO DI CULATTA O IL TUBO OBICE, VENIVA AIUTATO DA ALTRI DUE ALLIEVI). NEL GIRO DI QUALCHE ORA CONOSCEVAMO A MEMORIA OGNI SINGOLA PARTE DELL' OBICE E IL RELATIVO PESO.

FINALMENTE ARRIVO' SERA E FUMMO RACCOLTI PER IL "CONTRABBASSO" CHE ALTRO NON ERA CHE IL CONTRAPPELLO FATTO DA BASSO, NELL' ANDRONE DELLE BATTERIE (IL CONTRAPPELLO FORMALE AVVENIVA ALL' ORA DOVUTA SU IN CAMERATA).

ASCOLTARE E CREDERE : CI FU LA DISTRIBUZIONE, AD OGNUNO DI NOI, DI UNA PARTE DEL PEZZO ( A CHI LA CULLA, A CHI UNO SCUDO, A CHI UNA RUOTA ECC. ) E CI TOCCO' DORMIRE CON QUESTE PARTI DELL' OBICE IN BRANDA . AL MATTINO, NATURALMENTE PRIMA DELLA SVEGLIA, L' OBICE DOVEVA ESSERE NEL PIAZZALE GIA' RIMONTATO.

QUESTA PRASSI E' DURATA (CON UNA CERTA REGOLARITA'), FINO A QUANDO SIAMO DIVENTATI ARTIGLIERI PARACADUTISTI (CIOE' TRE MESI DOPO).

ARTIGLIERE PARACADUTISTA CATELLO AGOSTINESE - BREVETTO MILITARE N°. 27230