LA SCUOLA MILITARE DI PARACADUTISMO

OGGI

e il 

3° BTG. PARACADUTISTI POGGIO RUSCO

 

 

Oggi, Alla S.MI.PAR,, ci sono  il Reparto Corsi, le compagnie Aviolanci , Manutenzione e Aviorifornimenti, il Centro Sanitario Aviotruppe, il Centro Sportivo Esercito e la Compagnia Comando e Servizi la quale è responsabile del comando e da essa dipende anche la Banda Musicale della Brigata Folgore.

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Dal gennaio 1996 il 3° Battaglione  Paracadutisti Poggio Rusco è stato trasferito presso la Caserma Gonzaga di Scandicci, vicino a Firenze. Il Battaglione è composto da quattro compagnie, la 7° Pantere, 8° Gazzelle, 9° Tigri e 16° Grifi.

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In queste compagnie affluiscono le reclute dove effettuano l'addestramento di base: imparano l'uso delle armi individuali, seguono lezioni sui regolamenti ed altri argomenti pertinenti la vita militare, affrontano una intensa preparazione fisica che permetterà di superare senza difficoltà le prove di ammissione al corso palestra.

  

 

Prima di accedere al corso palestra tutte le reclute vengono mandate a Pisa al Centro Sanitario Aviotruppe per un definitivo controllo psicofisico.Le prove di ammissione al corso palestra consistono in: Trazioni   alla barra orizzontale, flessioni addominali, flessioni a terra con saltello, salto in alto e corsa di 1.500 metri, il salto nel telo rotondo e per finire il salto dalla torre.

 

Chi non riesce  a saltare dalla falsa carlinga delle torri (16 metri di altezza) deve rinunciare a diventare paracadutista; mentre chi riesce a superare bene tutte le prove, viene immediatamente trasferito a Pisa presso il Reparto Corsi.

Al Reparto corsi, gli allievi paracadutisti vengono inquadrati nella 1° e 2° Compagnia Aviolanci.

Ogni compagnia è divisa in sezioni, ognuna comandata da un Istruttore di Paracadutismo (I.P.) e ogni sezione è suddivisa in squadre, ognuna comandata da un Aiuto Istruttore (A.I.P.).

Il corso palestra ha una durata di quattro settimane. Durante questo peiodo gli Allievi Paracadutisti imparano la tecnica che precede e segue il lancio, e cioè  i  comportamenti da tenere in aereo, il modo di presentarsi alla porta, le posizioni di uscita, di controllo in uscita del paracadute, il comportamento durante la discesa e poco prima di toccare terra, cosa si deve fare in caso di malfunzionamenti del paracadute reagendo a situazioni di eventuali emergenze in volo, a contrastare o a favorire l'azione del vento sia in caduta che a terra, la capovolta a terra per attutire e distribuire  il colpo che si riceve dall'impatto col terreno, la  conoscenza del materiale  di lancio.

Il Corso Palestra termina poi con la corsa di 5.000 e con l'ultimo lancio dalla torre con l'apertura del paracadute ausiliario o di emergenza.

 

Durante l'ultima settimana di corso gli Allievi vengono portati all'aeroporto San Giusto di Pisa dove ha base la  46° Brigata Aerea Trasporti dell' Aeronautica Militare, e dopo essere stati imbarcati partono per la destinazione di lancio.

Arrivati sopra la zona lancio, a quota 400 metri circa,   i futuri paracadutisti sono già in piedi e con il moschettone della fune di vincolo ben agganciato al cavo di acciaio dell'aereo, attendono i comandi del direttore di lancio.

Nel frattempo si aprono le porte, si accende la luce rossa e al comando "serrare" si addossano in fila l'uno all'altro ed il primo della fila è già davanti alla porta; il Direttore di Lancio con la mano fa segno alla propria fila che mancano  "5  secondi"  e poi , "alla porta" .

Il primo è già fuori della porta sopra la piccola pedana e con le mani appoggiate esternamente alla porta, "luce verde", una pacca sulla spalla ed è già  nel vuoto; gli altri lo seguono subito dopo.

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Oggi, per conseguire il brevetto militare sono necessari cinque lanci (fino a pochi anni fa erano sei) : due fatti senza equipaggiamento, uno con solo lo zainetto, uno con lo zainetto ed il contenitore per l'arma individuale e uno con il contenitore della mitragliatrice.

Solo dopo i cinque lanci il paracadutista potrà indossare il distintivo con le ali paracadute e stella.

 

 

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